COMUNICATO STAMPA 20 Ottobre 2019
Uno sguardo raro
CIAK SI GIRA! ED È TUTTO UN ALTRO SGUARDO
ALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA PRESENTATO
“UNO SGUARDO RARO” – The Rare Disease International Film Festival
Roma, 20 ottobre 2019 – Lo spazio della Roma Lazio Film Commission dell’AuditoriumArte, all’Auditorium Parco della Musica, ha ospitato ieri, nell’ambito della Festa del Cinema di Roma, il lancio del Festival di cinema internazionale “Uno Sguardo Raro”, dedicato al tema delle malattie rare.
Il Festival e’ nato per raccontare cosa significhi vivere con una malattia rara o una disabilità sia per il paziente che per chi se ne prende cura. La sfida è quella di offrire una diversa narrazione di questi temi e una immagine nuova di questo spaccato di vite attraverso il cinema, uno dei linguaggi più vitali e ad alto impatto emotivo, tra i più efficaci per scuotere le coscienze e abbattere i preconcetti. Lo “sguardo raro”, infatti, è quello che le opere in concorso regalano al pubblico, che può vedere il mondo dalla prospettiva di chi ha poco, ma riesce a goderne fino in fondo proprio perché il poco che ha è prezioso.
Con il 2020 il Festival giunge alla sua 5a edizione e si svolgerà a Roma dal 9 al 15 marzo 2020. Oltre a rilanciare il Bando di Concorso di “Uno Sguardo Raro” – in scadenza al 30 novembre 2019 (ad iscrizione gratuita ed aperto a tutti, è invece online sul sito www.unosguardoraro.org e da lì scaricabile: https://www.unosguardoraro.org/edizione-2020/bando/), Claudia Crisafio e Serena Bartezzati, co-fondatrici, hanno presentato le molte novità di questa edizione, mentre venivano proiettati alcuni spot e corti che hanno segnato il rapporto della comunità dei malati rari con l’audiovisivo.
Dalla prima edizione ad oggi sono circa 2400 le opere che si sono candidate al concorso, su temi che spaziano dalle malattie rare alla disabilità, fragilità, resilienza.
Una galassia
Il mondo delle malattie rare si può definire una galassia di storie bellissime che parlano, spesso con ironia e umorismo, di accettazione, resilienza, empatia. Storie, sottolinea Serena Bartezzati, che possono regalare al pubblico grandi emozioni e una prospettiva diversa: lo sguardo raro del nome del Festival.
Un logo animato nuovo ed emozionante
Leggerezza, comunità, rinascita, vita, eroi: sono le cinque parole evocate dai simboli del nuovo logo animato di “Uno Sguardo Raro”, presentato nell’occasione, e raccontato dalla sua giovane ideatrice, la diciottenne Serena Paglino, studentessa dell’Istituto Cine-tv R. Rossellini sul palco dell’evento insieme al suo orgoglioso docente, Luca Arduini. E sono le parole che meglio descrivono la visione che Uno Sguardo Raro vuole dare della comunità dei malati rari e di chi ruota attorno a loro, anche attraverso il cinema.
Nuove Partnership
Le sinergie messe in campo con i vari partner restituiscono un’idea di scambio. La Dirigente dell’Istituto Cine-Tv R. Rossellini, Maria Teresa Marano, ad esempio, ha spiegato che collaborazioni come quella realizzata con il Festival – la convenzione PCTO–Percorso per le Competenze e l’Orientamento Trasversale, che coinvolgerà fattivamente i futuri professionisti del video sul tema del “diverso”, promuovendo l’idea di una società sempre più inclusiva – permettano alla scuola di offrire ai giovani studenti coinvolti l’opportunità di sviluppare non solo competenze tecniche (compito specifico dell’Istituto), ma anche attitudini di cittadinanza, senso civico, solidarietà e civiltà, altrettanto necessarie al cittadino di domani.
Sempre rivolta ai più giovani la collaborazione con l’Agenzia di stampa DIRE, Media Partner del Festival per questa V edizione, che porterà il Festival nelle scuole realizzando eventi con la visione di lungometraggi sui temi legati ad Uno Sguardo Raro in sei scuole di altrettante città del Lazio e dell’Italia, come annunciato da Marta Nicoletti capo redattore dell’agenzia.
Grazie alla collaborazione della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana, “Uno Sguardo Raro” entrerà concretamente in contatto con gli studenti universitari per la realizzazione di una Tavola Rotonda legata al Premio USR–FERPI sulla comunicazione sociale in ambito malattie rare. Serena Bianchini, consigliere regionale della FERPI – Federazione Italiana Relazioni Pubbliche Italana – per il Lazio, dice di questo premio e di questo evento: “un’occasione per i comunicatori della di contribuire ad una corretta narrazione di tematiche delicate e difficili, necessaria per un cambio di rotta culturale nel segno della condivisione e dell’inclusione sociale.”
“In questa ottica, le nuove partnership che aprono le porte di scuole e Università e la produzione del primo logo animato di “Uno sguardo raro”, da parte di una giovane studentessa di soli 18 anni, rappresentano una grande soddisfazione per la direzione artistica del Festival che fin dall’inizio ha fortemente cercato lo sguardo diverso delle giovani generazioni di studenti, che saranno gli uomini, le donne e gli artisti del domani”, afferma la Direttrice del Festival, Claudia Crisafio.
Da segnalare anche il Premio USR – PA Social riservato al mondo della Sanità rilanciato in conferenza da Lorella Salce, capo ufficio stampa dell’IFO e membro del Tavolo sanità dell’Associazione PA Social.
Un nuovo concorso e due borse di studio
La V edizione apre anche al mondo della sceneggiatura con il Concorso per sceneggiatori sul tema delle malattie rare, aperto a tutti. I vincitori parteciperanno ad un laboratorio intensivo di sceneggiatura. Dagli esiti del laboratorio verrà prodotto un cortometraggio per l’edizione 2021 del Festival.
In collaborazione infine con la scuola di recitazione Fabbrica Artistica, diretta da Rolando Ravello e Massimiliano Franciosa, il Festival offrirà 2 borse di studio a persone affette da malattia rara: una per il corso di recitazione e una per il corso di scrittura creativa della scuola. La Federazione Italiana Malattie Rare, UNIAMO FIMR onlus, collaborerà con il Festival per la selezione e per il percorso didattico degli allievi. Per Rolando Ravello, protagonista di un divertente intervento, la sua adesione al progetto nasce dal fatto che il Festival si occupa di diversità, e la diversità merita accoglienza, soprattutto nella recitazione, che facilita il superamento delle barriere. Margherita Gregori di UNIAMO FIMR onlus ha sottolineato l’importanza di offrire una visione alla pari e pari opportunità di realizzazione, attraverso l’arte.
Angela Ruocco di Health Humanities CNMR dell’ISS che ha ricordato la dodicesima edizione del concorso Volo di Pegaso, storico concorso artistico, letterario e musicale partner del festival fin dall’inizio
Presenti in conferenza anche i partner storici del Festival, O.M.a.R Osservatorio Malattie Rare e la comunità Heyoka Empath. Il Festival è sostenuto da SOBI – industria biofarmaceutica multinazionale dedicata alle malattie rare
RARA è una malattia che colpisce meno di 5 persone su 10.000. Le patologie rarissime ne colpiscono meno di una su un milione. Ma sono rare le malattie, non i pazienti. Sono circa 6000 le malattie rare accertate, tra patologie genetiche e altre che si manifestano in età adulta, circa 30 milioni le persone che ne sono affette nella sola Europa.
Macchina organizzativa del Festival l’associazione “Nove Produzioni”, libera associazione di fatto, apartitica e apolitica e senza scopo di lucro, fondata nel 2017 con il sostegno di soci appartenenti al mondo del cinema e alla comunità dei malati rari, Scopi sociali sono la diffusione della cultura come strumento di integrazione sociale e per la sensibilizzazione su temi di interesse pubblico, in particolare nell’ambito delle malattie rare, e, soprattutto, per promuovere azioni per il sociale attraverso una comunicazione visiva innovativa basata su principi etici e di inclusione.
#unosguardoraro